.L’amore dei fiori antropomorfi. [Le margherite vivono tre giorni] Nel giorno uno, una matita colorata gialla, a impugnatura esagonale, cadde con grazia da un buco nella stoffa e rotolò via dalle mie tasche sdrucite. Continuai a camminare comunque, iperventilando, ignara, ignobile, inetta. Affamata per un digiuno coatto. Accanto a me camminavano un Fiore e una Farfalla. Amavo quel Fiore per … Continua a leggere
C’è qualcosa di straziante nelle persone, quando hanno la consapevolezza, arriva fin dentro gli occhi – gli occhi si addensano per il pensiero limpido – che non c’è altro, e indovina cosa vincerà alla fine. Le persone amputate. È come se avessero troppa poca protezione. Non c’è niente di strano nel fatto che un cuore senza anticamere non funzioni bene; … Continua a leggere
Una volta mi sono cimentata in uno sproloquio con basi scientifiche e altezze umanistiche. La mia matematica for dummies parlava di circonferenze, parabole ed ellissi. Parlava di vite disegnate, esperienze risultanti da calcoli e relativi errori che, per un’inesperta in materia come me, producevano distorsioni del tutto inaspettate ma tranquillamente prevedibili da una persona cresciuta a pane e matematica. Io, invece, cresciuta a pane … Continua a leggere
Mi sono spesso domandata quale fosse l’esigenza che ci porta a scrivere. Non con la penna, perché nel tempo assume forma, diventa ingombrante. Finisce che non la vuoi più usare, ti dimentichi come si usa. E ti trovi a disseminare pezzettini di memoria. Non dovevano essere poi così importanti, su uno spazio digitale, su di un altro. Che differenza fa. … Continua a leggere
Cambio canzone, dopo mezzo pomeriggio. Uno di quei rari momenti in cui capisco l’importanza della raccolta dati, dove la playlist generata dai gusti su spotify rispetta davvero i miei gusti musicali. Mi sento come se dovessi essere il dottore, ed anche il personal trainer. Unendo le due cose, forse avrei dovuto fare la nutrizionista. Mi sarei vista meglio a lavorare … Continua a leggere
C’è un’insolito silenzio intorno. Mi sveglio stordita e vedo la neve sui tetti. Esco di casa. Per le strade l’unico rumore assordante è il mio cuore che batte più forte per il freddo. Cadono fiocchi su di me, perché non cadi tu? Una strana euforia mi pervade , con sé il desiderio folle e dolce di prendere la macchina e … Continua a leggere
Così è finita. E’ finita prima di iniziare. E non sapremo mai che sapore, che odore abbiamo. Non sapremo mai cosa significa abbracciarci, entrarci nella pelle. Non prenderemo mai un caffè insieme, non passeggeremo, non mi insegnerai a nuotare. Dunque è così che finiscono le cose che non sono mai iniziate. Ho una scatola, sotto la scrivania. Ci sono la … Continua a leggere
Non riesco a fare a meno di guardarmi. Di notte, di giorno. E quanto benedico il progresso, ma un po’ lo rimpiango quando penso a quanti negativi ho riempito, quando nessuno pensava di voler investire capitali economici in rullini fotografici, quando in pochi avevamo a disposizione il beneficio della macchina digitale per farci i selfie. E quante volte, al ritorno … Continua a leggere
Portami all’esistenza, parlami degli animi quando si intrecciano. Descrivimi sulle porte dei treni, disegnami sulle porte dei bagni dentro agli autogrill. A volte senza senso, e il senso ce l’aveva. Ma non importa se non riesci a capirlo, lo capirai comunque presto perché noi ti stiamo aspettando. Sedute qui, nelle Land di Second Life, che è già Natale, e stavo … Continua a leggere
Vede, dottore, il mio problema è strano: a volte scrivo cose così belle che mi pare impossibile le abbia scritte io. E non pecco di presunzione! A dire il vero di peccati ne commetto tanti, arroganza inclusa, ma a volte mi pare di voltare le pagine dell’eternità mentre scrivo su quaderni a righe. Non amo i quaderni a quadretti: mi … Continua a leggere